Proroga mostra!

Visto il successo ed il notevole afflusso di pubblico, la mostra “Raimondo Montecuccoli- il Castello, la guerra, le opere”, allestita presso le sale del Castello da Montecuccolo, si protrae sino a domenica 1 settembre. Grazie a tutte le persone che hanno partecipato ed a quanti lo vorranno fare!

Galeotto Montecuccoli

Dalla relazione su di un discorso di Cesare Campori nella Tornata XI del 15 dicembre 1871 della Deputazione di Storia Patria Modenese in “Atti e Memorie delle RR. Deputazioni di Storia Patria, vol. VI, 1872 p. XXXIII.

Tornata XI – 15 dicembre 1871

Il march. Cesare Campori tiene parola della vita del Conte Galeotto Montecuccoli padre del celebre Raimondo. Dice da prima della carriera militare da lui nel 1593 abbracciata, militando nell’armata cesarea contro il turco, seguitata in Francia, e poscia di nuovo in Germania. Ritornato al feudo suo di Montecuccolo, e dal duce Cesare d’Este disposato ad Anna Bigi nobile ferrarese, damigella della Duchessa, prese parte a capo delle milizie feudali della sua famiglia alle due guerre contro i lucchesi. Vennegli poscia affidato nel 1615 il Governo di Brescello, fortezza allora che per esser luogo di confine con molta gelosia solevasi custodire, e là venne egli a morte nel 1619.

Non dissimula il disserente che il carattere di lui focoso e intraprendente alcuna volta a vendette lo trasse e a prepotenze, e che o qualcuna di queste o la severità con che il geloso officio commessogli esercitava, contro di lui trassero l’odio de Brescellesi. Di questo fecero essi inumana dimostrazione con balli e schiamazzi, la morte di lui festeggiando; ond’è che il Cancelliere di quella terra avesse a dirgli gente diabolica.

Ma se difetti furono nel conte Galeotto, da grandi virtù si possono dire compensati, e cara ed onorata sarà poi sempre la memoria del padre di uno de più grandi capitani dell’evo moderno.

 

La carriera di Raimondo Montecuccoli

Per quanto riguarda i ritratti di Raimondo a lui contemporanei (1609-1680),in assenza di elementi certi, è difficile stabilire con certezza a quale perido della sua vita siano legati. Di fondamentale aiuto è la presenza di “titoli”, i quali indicano il livello della carriera raggiunto dal Montecuccoli in quel particolare momento in cui veniva eseguita l’incisione o realizzato il quadro.

1625 Soldato Semplice

1629 Alfiere

1631 Tenente

1632 Maggiore di Fanteria

1634 Tenente Colonnello

1635 Colonnello

1642 Generale

1643 Maestro di Campo

1644 Tenente Maresciallo di Campo

1645 Membro del Consiglio Aulico Imperiale di Guerra

(Hofkriegsrat) Gentiluomo di Camera dell’Imperatore

1647 Generale della Cavalleria

1658 Feldmaresciallo

1660 Governatore di Giavarino (Gyor presso il fiume Raab)

1661 Feldmaresciallo Generale

Luogotenente Generale dell’Impero ( Il Conte Modenese è al vertice

della gerarchia militare e dell’apparato politico dell’Impero secondo

solo all’Imperatore)

1666 Ordine del Toson d’Oro (riservato a Principi,Re,Imperatori)

1668 Presidente dell’Imperiale Consiglio Aulico Militare

1669 Diploma Imperiale di “Illustrissimo”.

1675 Gli viene promesso il titolo di “Principe dell’Impero”.

Raimondo lascia il Comando Supremo dell’Esercito Imperiale a Carlo

di Lorena

1689 Il figlio Leopoldo Filippo riceve il titolo di “Principe”, con decreto di

Leopoldo I del 23 maggio.

L’Imperatore attribuendo questa alta qualifica al figlio di Raimondo,

intendeva disobbligarsi col il padre, morto nel 1680.